La degustazione: i grandi Pas Dosé d'Italia
- Roger Sesto
- 28 mag
- Tempo di lettura: 9 min

La crescita relativa degli spumanti non dosati – soprattutto in Franciacorta - è un dato di fatto, ma la loro produzione assoluta, molto bassa, li relega ancora in una nicchia di mercato. Il fatto che vadano spiegati e che vengano apprezzati solo da una ristretta fascia di consumatori “evoluti”, rafforza la loro oggettiva marginalità. Altrettanto chiaro è che per produrre dei Pas Dosé di razza occorre una sapienza in vigna e in cantina non comune. L'assenza di liqueur aumenta l'indentitarietà del prodotto, ma non è automatico sinonimo di qualità.
Tornano le perodiche degustazioni per La Madia Travelfood, con un tema complesso e articolato come quello dei metodo classico non dosati; una tipologia che, se non può dirsi ancora strettamente “di moda”, da qualche anno è di sicuro al centro dell'attenzione di produttori, critica e wine lovers più attenti. Volutamente eterogeneo, come è prassi di questi incontri, il panel dei degustatori, composto sempre da grandi esperti del settore e guidato dal sottoscritto. Ciò per favorire una più ampia comprensione dei vini in degustazione, con più approcci e chiavi interpretative possibili. Una nota: per questa degustazione, all’unanimità, si è deciso di dare un voto in ventesimi, classificando tutte le etichette; arricchendo alcuni giudizi con una valutazione “a parole”.
Scopo dell'incontro sui Pas Dosé non era tanto (o non solo) quello di identificare il più “buono” in assoluto, ma soprattutto di monitorare le diverse chiavi interpretative date dai produttori a questa particolare tipologia di bollicine, valutandone la congruenza con quelle che comunemente e universalmente vengono riconosciute come caratteristiche precipue che i dosaggio zero dovrebbero avere. Vale a dire un bouquet non immediatamente espressivo, data l'assenza degli zuccheri a veicolare aromi e profumi, ma che si fa sottilmente complesso, armonico, elegante, ricco con l’aerazione nel calice; un sorso asciutto, austero, non troppo opulento e rotondo, ma nemmeno astringente, citrico, amarotico, bensì equilibrato fra componente acida, alcolica, glicerinosa, in modo da poter sorseggiare una bollicina elegante, dotata di una naturale morbidezza, ma vibrante di acidità, sapidità e mineralità, con un eventuale contributo del legno di affinamento teso ad arrotondare qualche spigolosità di troppo.
Dagli assaggi effettuati, sono invero emersi eterogenei approcci al Pas Dosé, anche più del preventivato; alcuni nel solco della “tipicità” della declinazione, altri meno ortodossi ma comunque di grande fascino e soddisfazione, altri ancora piuttosto deludenti, sia rispetto al concetto di Pas Dosé in particolare, sia – diciamolo - in valore assoluto. Naturalmente, la diversità di impostazioni è anche dovuta a difformi territori di provenienza e agli svariati vitigni impiegati, ma in un prodotto come il metodo classico, data per scontata la vocazionalità territoriale, resta in ultima analisi l’attività di cantina, e quindi del produttore, a fare la differenza. Entrando più nello specifico, hanno sorpreso per identitarietà e per ricchezza organolettica i Rosé, una variante originale della tipologia (in genere i non dosati si fondano su vini base bianchi) ma che pare offrire un bonus di piacevolezza in più, e questo indipendentemente dal territorio: sia Franciacorta sia Oltrepò Pavese hanno proposto tre ottimi esempi di rosati non dosati. Curiosamente Trento e, soprattutto, Franciacorta non hanno “sbancato”, come ci si sarebbe potuto aspettare, ma anzi in qualche caso sono parsi addirittura sottotono. Alcune versioni sono sembrate sin troppo ricche per la tipologia, a tratti anche supportate da generosi affinamenti in legno, salvo poi chiudere al palato con un finale citrico-amaricante: quasi a denunciare la necessità di un impiego di uve non mature per preservare l'acidità della bollicina. Molto interessanti le etichette provenienti da zone “minori”; leggasi Colli Piacentini, Garda, Alto Adige, Valle d'Aosta, Lessinia. In definitiva si può azzardare che quando non vi è possibilità di impiegare liquer d'expedition, le gerarchie produttive - se non stravolte – di certo vengono sparigliate.
I vini degustati in ordine di punteggio
CASTELLO DI CICOGNOLA

Denominazione: Oltrepò Pavese Metodo Classico Docg
Nome: 'More Rosé
Millesimo: 2020
Vitigno: Pinot Nero 100%
Una bella veste rosa corallo brillante, fa da preludio a un naso ampio e armonico: ricordi di piccoli frutti rossi, leggere sensazioni tostate, note austere di tabacco da sigaro. Al palato ha polpa e ricchezza, il tutto temperato da una bella spina acida evocata da sentori di croccanti lamponi.
Voto medio: 17,40 / 20
NOTA: Il conveniente
LURETTA

Denominazione: VSQ
Nome: Principessa Pas Dosé Metodo Classico
Millesimo: 2019
Vitigno: Chardonnay 60%, Pinot Nero 40%
Bollicina complessa ed equilibrata, ha naso ampio, suadente, confettato ma non ruffiano, che introduce a una beva dall'attacco morbido, ma che poi si fa gradevolmente austera, minerale, sapida; il generoso grado alcolico e la non elevata acidità, rendono il sorso avvolgente per un non dosato.
Voto medio: 17,25 / 20
NOTA: Il selezionato in assoluto
IL MOSNEL

Denominazione: Franciacorta Docg Millesimato Rosé
Nome: Pas Dosé Parosé
Millesimo: 2018
Vitigno: Pinot Nero 70%, Chardonnay 30%
Un bel rosa corallo, vivido e brillante, dal folto perlage introduce a un bouquet ricco di piccoli frutti rossi, sottobosco, tabacco da sigaro. In bocca è assai armonico, polposo, caldo di alcol ma pure assai fresco di acidità, il finale è lungo, gradevolmente amaricante di liquirizia.
Voto medio: 16,60 / 20
FAMIGLIA OLIVINI

Denominazione: Lugana Doc
Nome: Metodo Classico Pas Dosé
Millesimo: 2017
Vitigno: Trebbiano di Lugana 100%
Un bel colore paglierino intenso anticipa un profilo olfattivo maschio e deciso, improntato a note elegantemente tostate di nocciole e sigaro (forse solo appena dominanti). La beva ha bella polpa, succosa e dalla progressione sapido-minerale; più che valida anche la persistenza gustativa.
Voto medio: 16,50 / 20
NOTA: Il paradigma
HADERBURG

Denominazione: Alto Adige Doc
Nome: Metodo Classico Pas Dosé
Millesimo: 2019
Vitigno: Chardonnay 85%, Pinot Nero 15%
Un bel paglierino intenso prelude a un bouquet ricco, che va dalla frutta tropicale, alla spezia morbida, al tabacco da sigaro; al palato mostra ricchezza, opulenza, polpa, dotato di calibrata acidità mostra un insolito calore per una bollicina altoatesina.
Voto medio: 16,30 / 20
BRUNO VERDI

Denominazione: Oltrepò Pavese Metodo Classico Docg
Nome: Vergomberra Pas Dosé
Millesimo: 2017
Vitigno: Pinot Nero 70%, Chardonnay 30%
Un bel giallo paglierino intenso e brillante introduce a uno spettro olfattivo tenue e stilizzato, dai toni floreali, drupe a polpa bianca, nuance leggermente lattiche; la beva è asciutta, affilata, tipicamente verticale, sapida e minerale, che non si compromette con facili seduzioni.
Voto medio: 16,30 / 20
ERMES PAVESE

Denominazione: Valle d'Aosta Doc Blanc de Morgex et de La Salle
Nome: Metodo Classico Pas Dosé
Millesimo: 2020
Vitigno: Prié Blanc 100%
Ha naso tipicamente minerale, con dominanti note di pietra focaia, ingentilite da nuance floreali e di frutta bianca. In bocca è teso, fresco di acidità e molto secco, dai ricordi di mandorla fresca e agrumi. Penalizzato solo da un bouquet un poco monocorde che si concede sin troppo rapidamente.
Voto medio: 16,25 / 20
NOTA: L'outsider interessante
OPERA Vitivinicola in Valdicembra

Denominazione: Trento Doc
Nome: Opera Nature Metodo Classico
Millesimo: 2018
Vitigno: Chardonnay 100%
Il bouquet è piuttosto personale, dai ricordi di potpourri, senzioni di miele di acacia e persino un tocco di banana; la beva è asciutta, austera, tipicamente sapido-minerale, a riflettere un terroir che esalta proprio queste caratteristiche di linearità e pulizia.
Voto medio: 16,25 / 20
MASO MARTIS

Denominazione: Trento Doc
Nome: DosaggioZero Metodo Classico
Millesimo: 2020
Vitigno: Chardonnay 70%, Pinot Nero 30%
Paglierino brillante con abbondante perlage, ha naso fresco e balsamico, quasi resinoso, complessivamente di valida eleganza. In bocca ha polpa e buona beva, sebbene la progressione sia appena segnata da una carbonica molto abbondante e da un finale un poco citrico.
Voto medio: 16,20 / 20
COLLINE DELLA STELLA

Denominazione: Franciacorta Docg Millesimato
Nome: Nero Dosaggio Zero
Millesimo: 2019
Vitigno: Pinot Nero 100%
Giallo paglierino carico, ha un profilo olfattivo non particolarmente complesso ma di interessante personalità, dai ricordi appena tostati e di stile leggermente ossidativo, con note di mela matura e frutta secca. Al palato è piuttosto ricco, armonico, di ottima persistenza.
Voto medio: 15,90 / 20
CALATRONI

Denominazione: Oltrepò Pavese Metodo Classico Docg
Nome: Pinot Nero Rosé Cruasé
Millesimo: s.a.
Vitigno: Pinot Nero 100%
Il tipico color buccia di cipolla dei rosé di razza è il biglietto da visita di un bouquet che evoca frutti a polpa rossa e ricordi speziati morbidi che poi si stemperano su più severe note di tabacco. In bocca è estremamente asciutto e austero, con note minerali e ferrose, quasi di carne cruda.
Voto medio: 15,80 / 20
CA' DEL BOSCO

Denominazione: Franciacorta Docg Millesimato
Nome: Vintage Collection Dosage Zéro
Millesimo: 2019
Vitigno: Chardonnay 65%, Pinot Nero 22%, Pinot Bianco 13%
Di veste giallo paglierina brillante e intensa, ha un bouquet di impronta decisamente speziata, ricca di suadenti note tostate, che vanno da sentori fumé, quasi di nebbia a più confortevoli ricordi di tabacco; in bocca è asciutto e ricco al tempo stesso, ma un poco dominato dalla tostatura.
Voto medio: 15,60 / 20
d'ARAPRÌ

Millesimo: s.a.
Denominazione: VSQ
Nome: Metodo Classico Pas Dosé
Millesimo: s.a.
Vitigno: Bombino Bianco 60%, Pinot Nero 40%
Dal bouquet floreale e leggermente fruttato, di non particolare complessità, ha beva asciutta, affilata, di buona armonia ma leggermente citrica sul finale. Un buon pas dosé da un territorio che non ti aspetti – la Daunia – e da un uvaggio originale.
Voto medio: 15,40 / 20
FONGARO SPUMANTI

Denominazione: Lessini Durello Spumante Riserva Doc
Nome: Pas Dosé Metodo Classico
Millesimo: 2016
Vitigno: Durella 100%
Un bel paglierino intenso e scintillante fa da apripista a un bouquet goloso, dai ricordi di confetti, mandorle dolce e frutti tropicali. Al sorso si ritrovano le medesime sensazioni olfattive, su di un registro però più asciutto e affilato, con freschi ricordi piacevolmente vegetali.
Voto medio: 15,40 / 20
BISOL DESIDERIO & Figli

Denominazione: Valdobbiadene Docg Superiore di Cartizze
Nome: Private Non Dosato
Millesimo: 2021
Vitigno: Glera 100%
Una discreta freschezza palatale, accompagnata da una calibrata secchezza, è penalizzata da sensazioni – soprattutto olfattive – improntate a una precoce evoluzione: dominano infatti ricordi di frutta stramatura, di mela in particolare, che lasciano intravedere una incipiente ossidazione.
Voto medio: 15,30 / 20
CESARINI SFORZA

Denominazione: Trento Doc
Nome: Tridentum Dosaggio Zero
Millesimo: 2019
Vitigno: Pinot Nero 100%
Il bouquet è tenue e delicato, con note di frutta a polpa bianca e ancor più floreali, quasi aromatiche. L'attacco gustativo riprende le sensazioni olfattive, più giocato sulla delicatezza che sulla potenza, il finale è però un po' troppo marcato da sensazioni citrine e amaricanti.
Voto medio: 14,80 / 20
FRANCO DI FILIPPO

Denominazione: VS
Nome: Estasi in Armonia Metodo Classico Pas Dosé
Millesimo: 2020
Vitigno: Moscato Reale 100%
Una insolita veste oro zecchino, figlia del metodo di lavorazione del vino base (è un passito), si accompagna a un particolare spettro olfattivo, che sa di frutta candita, sentori affumicati e di pietra focaia, la beva – spiazza un po' - è grassa, discretamente fresca ma un po' troppo amaricante.
Voto medio: 14,80 / 20
LETRARI

Denominazione: Trento Doc Riserva
Nome: Dosaggio Zero
Millesimo: 2018
Vitigno: Chardonnay 60%, Pinot Nero 40%
Una veste calda, dal fine perlage, introduce a un bouquet complesso con note di miele, sigaro, spezie orientali, frutta tropicale; in bocca è grasso, opulento, con ricordi di miele di castagno che rende il finale un tantino amaricante. Bella bollicina, solo un po' barocca per la tipologia.
Voto medio: 14,70 / 20
ENRICO SERAFINO

Denominazione: Alta Langa Doc (dal 2011 a Docg)
Nome: Zero Metodo Classico Sboccatura Tardiva
Millesimo: 2017
Vitigno: Pinot Nero 85%, Chardonnay 15%
Un profumo tenue, fine, con note minerali, gessose e floreali, prelude a una beva in verità un poco scomposta, che oscilla fra sensazioni mielate in ingresso – alquanto atipiche per un non dosato – e sentori più crudi in progressione.
Voto medio: 14,30 / 20
BELLEI

Denominazione: Lambrusco di Modena Doc
Nome: Rifermentazione Ancestrale
Millesimo: 2022
Vitigno: Lambrusco di Sorbara 100%
Il colore è particolare, cerasuolo scarico tipicamente velato a causa del metodo di spumantizzazione adottato. Il naso ha i caratteristici sentori di piccoli frutti rossi, di immediata piacevolezza; la beva è lineare e austera, di zerga succosità e spiccata, pulita freschezza.
Voto medio: 14,25 / 20
CONTRATTO

Denominazione: VSQ
Nome: For England Pas Dosé Blanc de Noir Metodo Classico
Millesimo: 2019
Vitigno: Pinot Nero 100%
Presenta al naso uno spettro olfattivo alquanto singolare, un po' chiuso e velato, con richiami di caucciù, linfa e caseina. I sentori lattici tornano ad avvertirsi anche al palato - non equilibratissimo - che si destreggia fra note citrine e amaricanti sul finale.
Voto medio: 14,25 / 20
CANTINA DEL TUFAIO

Millesimo: 2020
Denominazione: VSQ
Nome: Tufaio Metodo Classico Pas Dosé
Millesimo: 2020
Vitigno: Pinot Bianco 50%, Malvasia del Lazio 25%, Sauvignon Blanc 25%
Bollicina che colpisce per la particolare vena semiaromatica e floreale, dovuta alle uve impiegate. Se in assoluto può non dispiacere un bouquet “alternativo”, d'altra parte vien da chiedersi: ha senso produrre uno spumante di questo genere ricorrendo al metodo classico e alla tipologia Pas Dosé?
Voto medio: 14,10 / 20
VILLA CRESPIA – MURATORI

Denominazione: Franciacorta Docg Millesimato Riserva
Nome: Dosaggio Zero Francesco Iacono
Millesimo: 2016
Vitigno: Pinot Nero 100%
Il naso all'inizio è timido a svelarsi. Poi escono sensazioni che richiamano a uno stile leggermente ossidativo, con un tocco di radice di liquerizia.
Il sorso mostra poca polpa e una certa scorrevolezza non consona a una Riserva a base Pinot Nero. Finale un po' corto e amaricante.
Voto medio: 14,00 / 20
NOTA: La delusione
BELLENDA

Denominazione: Conegliano Valdobbiadene Docg Prosecco Superiore Brut
Nome: S.C. 1931 Metodo Classico Pas Dosé
Millesimo: s.a.
Vitigno: Glera 100%
Ha naso tipicamente minerale, con dominanti note di pietra focaia, ingentilite da nuance floreali e di frutta bianca. In bocca è teso, fresco di acidità e molto secco, dai ricordi di mandorla fresca e agrumi. Penalizzato solo da un bouquet un poco monocorde che si concede sin troppo rapidamente.
Voto medio: 13,90 / 20
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